Agaricus gennadii (Chat. e Boud.) Ort.
Loc. Posatora (AN), 7.11.1998 Foto M. Gottardi
Cappello: 4-8 cm, da convesso a espanso-convesso, a volte depresso al disco; superficie liscia, sericea, ondulata, di color bianco-avorio, con centro ocraceo; margine eccedente, talvolta appendicolato da resti di velo.
Imenoforo: lamelle fitte, libere, strette, biancastre, poi rosate, presto color bruno cioccolata per le spore; filo eteromorfo più pallido.
Gambo: 2.5-6x1.5-2 cm, facilmente separabile, robusto, leggermente allargato all'apice, dove è decorato da piccole squame rialzate; piede appuntito, allargato o leggermente bulboso, ricoperto da una pseudovolva persistente; superficie bianca, poi rosa-brunastra in alto, ocracea alla base.
Carne: bianca, leggermente virante all'ocraceo al taglio ed allo sfregamento negli esemplari maturi, specialmente alla base del gambo e sotto le lamelle; odore forte e sgradevole di urina.
Habitat: in luoghi incolti e sassosi, su terreno sabbioso ed asciutto.
Microscopia: spore 8-10 x 6-7 µm, ellissoidi od ovoidi, a parete liscia e spessa.
Nota: si tratta di una specie tipica dell'Italia centro-meridionale, facilmente riconoscibile per la presenza della volva alla base del gambo e per le spore di dimensioni relativamente grandi.
Materiale esaminato:
Monte Conero (AN), sotto Cupressus sempervirens, 23-11-1994, leg. M. Gottardi, det. G. Lonati.
Loc Posatora (AN), presso Pinus halepensis e Ligustrum lucidum, 7.11.1998, leg. M. Gottardi, det. R. Fontenla.